Essendo noi in zona Pigneto a Roma, una sera abbiamo cercato un locale nei paraggi e ci ha incuriosito questo ristorante africano/etiope “Mesob”. Il locale si presenta piccolo, spartano, molto familiare ( cosa simpatica da notare le posate e i bicchieri tutti diversi) e ovviamente arredato con vari oggetti secondo la tradizione etiope. Ci è piaciuto molto perché è un locale che ha rispetto per la sua cultura, non ha la pretesa di “occidentalizzarsi” e ti permette quindi di immergerti veramente nell’atmosfera africana; ci si siede intorno a dei tavolini tondi che vengono poi interamente riempiti dai vassoi ripieni dalla sfoglia e dalle pietanze scelte che bisogna rigorosamente mangiare con le mani, fantastico. LOCATION 2 Siamo stati accolti con simpatia e gentilezza. Le pietanze sono arrivate nei tempi giusti senza aspettare troppo o troppo poco. SERVIZIO 4,5 Abbiamo preso due antipasti: David i sambusa, ovvero dei fagottin ripieni di carne, Annalisa i kategna, ovvero degli involtini speziati e piccanti. Entrambi buoni e particolari. Naturalmente non esistono primi e secondi ma delle portate di carne (manzo o pollo) e portate vegetariane. David ha scelto il kay tibs (spriss rosso), una portata di manzo con peperoncino verde e awaze (salsa piccante) mentre Annalisa ha scelto un tris vegetariano (che poi ne è arrivato un quarto per sbaglio) con shiro (Crema di ceci con spezie), misir wot (Lenticchie spezzate con berberé), ater kik (Piselli cotti con zenzero, aglio, cipolla e zafferano) e gomen wot (Cavolo, patate e carote cotti con spezie e zafferano ). Ci è piaciuto tutto ed è stato un viaggio tra spezie e sapori nuovi. Tutte le portate sono state portate sull’injera ovvero una sorta di soffice e spugnosa crepe tipica etiope che serve appunto ad accompagnare con le mani le pietanze, per carità si possono richiedere le posate ma perché togliersi il divertimento di mangiare con le mani e fare un’esperienza nuova?! Il prezzo era giusto (circa 18 euro a persona) per la qualità del cibo e l’abbondanza delle porzioni. QUALITA’ / PREZZO 4,5 PER UN PUNTEGGIO COMPLESSIVO DI 11/15 La tradizione etiope dà molta importanza alla comunità, è quindi importante anche la condivisione del cibo e per questo tutti i commensali mangiano dallo stesso piatto. Un detto etiope recita: "Coloro che mangiano dallo stesso piatto non si tradiranno l'un l'altro...".
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L'AvoCado del DIAVOLOAnnalisa e David amano la buona tavola e sperano di divertirvi con le loro video recensioni su ristoranti e locali. Il nostro metodo di valutazione:
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