Autunno, periodo di castagne (buoneeee) e l'Avocado del Diavolo non si è di certo lasciato sfuggire l'occasione di partecipare al "Festival della Castagna" organizzato da Roma.Eat nella meravigliosa cornice di Palazzo Brancaccio (zona Colosseo). Partiamo quindi armati di stomaco e tanta fame pronti a partecipare con un'ospite di eccezione, la mitica Stefania Vaghi, che per l'occasione sfoggia tutta la sua verve da giudice in stile "Mara Maionchi". Ma andiamo subito a fare una sintesi di ciò che è stato il "Festival della castagna": Che dire della Location...definirla splendida è poco. Palazzo Brancaccio è bellissimo, sia gli interni che gli esterni sono di altissimo livello. Entrati all'interno del cortile, si avverte sin da subito di essere ad un evento di un certo livello, sensazione che viene confermata entrando all'interno del magnifico palazzo: specchi, arazzi ed elementi decorativi sfarzosi sono ovunque, disseminati nelle sale del palazzo. Come dicono i francesi: Chapeau! LOCATION: Voto 3/3 Purtroppo il tasto dolente della manifestazione è stata l'organizzazione generale che si può riassumere con una sola parola: approssimativa. Ci presentiamo alla cassa di entrata dove presentiamo la nostra pre-vendita (prezzo 15€, altrimenti 20€ senza di essa) e ci vengono rilasciate delle ricevute. Entrando troviamo gli stand dove venivano servite le pietanze ma non riusciamo a capire da che parte dirigerci dato che non vi era alcun tipo di indicazione su cosa servissero gli stand. Dopo aver fatto il giro di tutti gli stand per capire dove venivano serviti i primi iniziamo a fare la fila. Nel momento in cui andiamo per prendere i nostri piatti ci viene chiesta la ricevuta che veniva chiesta SOLO in quello stand... Perché? Non si sa e sinceramente non lo abbiamo trovato logico. Agli stand tra l'altro non vi era nessun tipo di indicazione (almeno scritta) sui piatti serviti e sugli ingredienti che al giorno d'oggi è molto importante fornire considerate le intolleranze, le allergie, le scelte etiche. Idea molto carina quella dello spettacolo dell'autore della pagina FB "Le migliori frasi di Osho", Federico Palmaroli (che salutiamo), idea molto carina per rendere la manifestazione ancor più gradevole. Dulcis in fundo (e non c'è espressione migliore), i dolci erano finiti e di conseguenza non li abbiamo potuti assaggiare. Sinceramente ad un festival del genere organizzato in quella location non ci aspettavamo finissero delle pietanze quando la serata non volgeva ancora al termine bensì era ancora nel vivo. Purtroppo, come detto, l'organizzazione è stato il tasto dolente, veramente un peccato. SERVIZIO: 1,5/5 Voto molto buono anche se parziale poiché non siamo riusciti ad assaggiare tutte le portate. Molto buone le pennette, il riso, le zuppe, i ravioli. Graditissime le polpette di castagne e ottime le caldarroste in cartoccio. RAPPORTO QUALITA'/PREZZO: 4/7 VOTO FINALE: 8,5/15 Speriamo l'organizzazione migliori perché questo è un evento dal potenziale elevato.
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